Di Carlo Orlando su Sabato, 19 Febbraio 2022
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Cardiomiopatia dilatativa da mutazione della Lamina A/C: studio internazionale attivo in 12 centri italiani

È in corso di svolgimento uno studio internazionale per il trattamento dei pazienti con Cardiomiopatia dilatativa (DCM, dilated cardiomyopathy) sintomatica dovuta alla mutazione del gene LMNA.

Il gene LMNA, presente sul cromosoma 22 (1q22), codifica per la lamina A/C, una proteina fondamentale dell'involucro nucleare della cellula che, quando mutata, provoca la cardiomiopatia dilatativa familiare con difetto di conduzione. Questa rappresenta una condizione rara, che di solito esordisce all'inizio dell'età adulta o poco più avanti. In alcuni casi la manifestazione della malattia è causa di morte improvvisa, soprattutto nei giovani.

Il trial clinico "A Study of ARRY-371797 (PF-07265803) in Patients With Symptomatic Dilated Cardiomyopathy Due to a Lamin A/C Gene Mutation", dal numero identificativo NCT03439514, analizza il farmaco ARRY-371797 (PF-07265803) ed è uno studio di fase 3, internazionale, randomizzato e controllato con placebo. Sostenuto dalla Pfizer, lo studio è stato avviato nel 2018 e in 10 dei 12 centri italiani è ancora possibile chiedere di partecipare. Si stima che la sperimentazione terminerà nel 2024.

Cos'è la cardiomiopatia dilatativa?

La cardiomiopatia dilatativa è una malattia che compromette la funzionalità cardiaca. È una patologia caratterizzata da una dilatazione di uno o di entrambi i ventricoli. Questa dilatazione causa una contrattilità alterata e un conseguente deficit funzionale. Infatti, il continuo allargamento dei ventricoli causa un declino della funzione ventricolare, seguito da anormalità nel sistema di conduzione, aritmia ventricolare, tromboembolismo e arresto cardiaco e morte. Senza un trapianto di cuore, la probabilità di sopravvivere è scarsa.

Quali sono le cause?

La malattia può essere dovuta a predisposizione genetica: in particolare, è associata con la mutazione nei geni della Desmina (proteina del citoscheletro), Lamina C (proteina della membrana nucleare o della miosina (proteina contrattile).

Altre cause includono miocardite infettiva (virale, malattia di Chagas, malattia di Lyme), cardiopatia ischemica, ipertensione, trattamento farmacologico (es. antracicline), abuso di alcol, infezione da HIV, cardiomiopatia peripartum, o patologia infiltrativa.

Disegno dello studio e obiettivi

La ricerca prevede la partecipazione 109 centri clinici dislocati in tutto il mondo e il coinvolgimento di 160 pazienti che saranno divisi in 2 gruppi di trattamento:

La ricerca sarà condotta in 2 fasi:

Sia il gruppo con farmaco attivo che quello con placebo riceveranno una compressa per via orale, due volte al giorno. Nel gruppo attivo si somministrerà un totale di 400 mg di farmaco

L'obiettivo primario dello studio è misurare il cambiamento nel test del cammino di 6 minuti (6-minute walk test, 6MWT), che misura la distanza camminata in 6 minuti su una superficie dura e piana, dopo 24 settimane rispetto all'ingresso nello studio.

Gli obiettivi secondari prevedono la misurazione di diversi parametri, rispetto al basale:

Come partecipare allo studio

Per poter far parte dello studio è necessario avere almeno 18 anni e ed essere affetti da cardiomiopatia correlata alla proteina lamina A/C (LMNA) sintomatica di Classe II/III/ o Classe IV.

Saranno invece esclusi coloro i quali presentano, ad esempio, altre forme di cardiomiopatia o anomalie anatomiche cardiache, malattie coronarica, valvolare clinicamente significativa.

Sono previsti ulteriori criteri clinici di inclusione ed esclusione che devono essere valutati dal medico di riferimento.

Dove Rivolgersi

Lo studio internazionale coinvolge 109 centri in 10 diversi stati. I centri clinici italiani coinvolti sono 12 in totale, di cui 10, al momento, sono ancora aperti al coinvolgimento dei pazienti.

Giulio D'Alfonso

Cardiomiopatia dilatativa da mutazione della Lamina A/C: studio internazionale attivo in 12 centri italiani

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